Nuovo Anno
Nuovo Fisco
Tra 730 precombilato e voluntary disclosure: ecco in sintesi le novità fiscali
Il nuovo anno – Dopo un paio di settimane trascorse all’insegna della gioia festosa caratteristica del periodo natalizio, dimentichi delle baruffe fiscali vissute fino a metà dicembre,gli italiani dovranno fare i conti con un 2015 denso di novità proprio su questo medesimo campo. La rottura con il passato è chiara, anche in virtù delle misure introdotte con gli ultimi interventi dell’esecutivo e con la recente Legge di stabilità per il 2015. Il primo tra i nuovi elementi con i quali gli italiani dovranno incontrarsi prossimamente è il 730 precompilato, al quale farà immediatamente seguito il bonus ristrutturazioni edilizie, le tasse sulla casa (sempre le stesse e mai uguali!), gli incentivi per il mondo del lavoro e le nuove e più snelle procedure per riconciliarsi con l’Amministrazione Finanziaria. Appuntamento al 2016 invece per la localtax, che è stata posticipata al fine di dare il tempo necessario per convenire a un accordo tra la squadra esecutiva e gli enti locali che si dovranno confrontare per mettere a punto una tassa sugli immobili differente dalle precedenti.
Il 730 precompilato – Come abbiamo visto, una delle maggiori novità di questo nuovo anno è il 730 precompilato la cui disposizione è entrata in vigore proprio dal recente primo gennaio. Per quasi 20 milioni di contribuenti italiani arriva dunque la dichiarazione precompilata che si rivolge a una platea composta da lavoratori dipendenti e da pensionati. A fornire il modello sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate, che lo metterà a disposizione sul proprio portale online o attraverso i Caf entro il prossimo 15 di aprile. Per ottenere il modello sarà necessario che il contribuente si munisca del proprio spid, ossia il codice pin unico nazionale.
Immobili: ristrutturazione e tasse – Il fronte degli immobili, per quel che concerne le novità del nuovo anno, si può suddividere tra le questioni inerenti alle ristrutturazioni e quelle relative alle tasse. Nel primo caso vediamo che anche per il 2015 saranno presenti le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie, che sono state altresì estese all’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Inoltre si segnala anche la conferma del bonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica, a sua volta esteso agli interventi antisismici. Sul fronte delle tasse poi vediamo che il tetto delle aliquote Imu e Tasi è stato prorogato al 2015, ciò significa che la soglia massima prevista è quella finora stabilita. Pertanto la soglia massima per la tassa sui servizi indivisibili sulla prima casa potrà arrivare fino al 2,5 per mille, mentre il tetto dei due tributi sugli altri immobili dovrà essere del 10,6 per mille. Potrà comunque essere aggiunto un ulteriore incremento dello 0,8 per mille, in base al quale la soglia massima per la prima casa arriverebbe al 3,3 per mille e per gli altri immobili all’11,4 per mille. I pagamenti potranno avvenire in due tranche poste al giorno sedici dei mesi di giugno e di dicembre. Al fine di poter effettuare i versamenti in maniera puntuale, i comuni saranno tenuti a mettere a disposizione dei contribuenti i modelli di pagamento precompilati, compresi quelli della tassa sui rifiuti. Come abbiamo accennato poc’anzi, per il 2015 non vedrà la luce la localtax, di cui tanto si era parlato. Probabilmente la tassa unica comprensiva di Imu e Tasi arriverà nel 2016.
Capitali all’estero – Ed ecco poi le misure legate alla voluntary disclosure. Se ne è parlato per mesi, sviscerando i diversi aspetti della normativa. Dunque, dallo scorso primo gennaio sono entrate in vigore le norme che mirano al rientro dei capitali detenuti all’estero applicando il sistema della collaborazione volontaria. Ma la voluntary disclosure non è l’unica novità legata al denaro ‘occultato’. I soggetti che potranno avvalersi della procedura sono coloro che non sono stati sottoposti a verifiche, accertamenti o procedimenti penali e potranno usare la disposizione entro il 15 settembre solo in riferimento alle violazioni commesse entro il 30 settembre del 2014.Altri assi nella manica del Fisco italiano saranno il reato di autoriciclaggio e l’introduzione della disciplina sull’abuso di diritto.
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Il mondo del lavoro – Anche il mondo del lavoro godrà di un 2015 denso di novità. In primo luogo, si parla di esenzione Irap dal costo del lavoro: una simile agevolazione assume un sapore ancora più dolce per i lavoratori senza dipendenti, per i quali diventa un vero e proprio credito d’imposta del 10%. Altra novità sarà anche il tanto dibattuto nuovo regime dei minimi. Infine il bonus di 80 euro in busta paga sarà esteso anche ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 26.000 euro. Sul fronte previdenziale, assisteremo all’aumento dell’aliquota applicata sui rendimenti che passa dall’11,5% al 20% per i fondi pensione e dal 20% al 26% per le casse di previdenza. In ogni caso, i crediti d’imposta rispettivamente riconosciuti sono del 9% e del 6% sugli investimenti.
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Questioni d’Iva – In tema di reverse charge, vediamo che per la pubblica amministrazione è previsto un versamento diretto dell’Iva all’erario, mentre ai supermercati e discount, ai servizi di pulizia, alle cessioni di gas ed energia verrà applicata l’inversione contabile dell’Iva. Una contrazione dell’Iva è stata introdotta sul fronte della cultura. Fino allo scorso 31 dicembre 2014 infatti la tassazione sui libri e sui periodici in formato elettronico prevedeva un’Iva al 22%, ora dal primo gennaio dev’essere applicata l’imposta al 4%.
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