La scissione asimmetrica non è abusiva

L’esame dei possibili utilizzi della scissione societaria porta anche all’analisi della c.d. scissione asimmetrica, nella quale, con il consenso unanime dei soci, è possibile non assegnare ad alcuni di essi partecipazioni in una delle società beneficiarie, bensì direttamente partecipazioni della scissa. Si tratta di un’operazione senza dubbio lecita, spesso utilizzata quale soluzione per dirimere eventuali conflitti tra soci.

Particolari casistiche della scissione asimmetrica sono rappresentate dalla presenza di società contenenti aziende e/o compendi immobiliari. Numerosi sono, poi, i casi affrontati dall’Agenzia delle entrate, in risposta ad istanze di interpello, in ordine alla liceità di operazioni di scissione.

Lo Studio Gazzani osserva che la risposta ad interpello (la risposta num. 421 del 1 Ottobre 2020 di qualche giorno fa) ha avuto ad oggetto una scissione asimmetrica di una società avente ad oggetto una attività immobiliare di gestione.

Siamo in un contesto favorevole per #riorganizzare le società con lo @StudioGazzani

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